Terre civiche: beni da tutelare

Nel capoluogo barbaricino un centro ricerca all’avanguardia non solo per l’isola

di Francesco Nuvoli
coordinatore del Centro Studi della Sardegna sulle Terre Civiche

L’importanza che i beni ad uso civico rivestono in Sardegna hanno costituito i motivi principali per l’istituzione, nel 2014, da parte del Dipartimento di Agraria e degli organi accademici dell’Ateneo di Sassari, del Centro studi della Sardegna sulle Terre civiche. Proprio in relazione alle sue finalità, il Dipartimento ha scelto Nuoro quale sede dove svolgere la sua attività. Tale scelta è stata condivisa ed apprezzata dal Consorzio universitario di Nuoro.

L’attività del Centro Studi è infatti indirizzata a stabilire rapporti con gli Enti locali per esaminare le problematiche inerenti le terre ad uso civico, a fornire l’aiuto necessario a studenti per la compilazione delle loro tesi di laurea, a partecipare a convegni e incontri pubblici sulle tematiche relative alle terre civiche. Il primo incontro pubblico risale al dicembre 2014 a Nuoro, organizzato dagli studenti. Da allora si organizza un Seminario annuale a valenza nazionale, nel mese di ottobre, il primo dei quali nel 2015 con sede sempre a Nuoro. I temi hanno riguardato la conoscenza e l’approfondimento nei suoi aspetti storici, normativi ed evolutivi dell’istituto dell’uso, la valorizzazione delle terre civiche e l’analisi della realtà sociale delle comunità interessate. Emerge così, data anche la complessità della materia, l’interdisciplinarietà data al programma seminariale che ha sempre compreso almeno due sessioni: giuridica e socioeconomica.

Ma, oltre ai contenuti scientifici, i seminari sono stati arricchiti da relazioni di natura operativa. Infatti, hanno sempre offerto il proprio contributo di esperienza, partecipando anche alla fase organizzativa, la Federazione regionale e l’Ordine provinciale di Nuoro dei dottori agronomi e dottori forestali. Insieme a loro, hanno sempre partecipato, i tecnici di Nuoro dell’Agenzia regionale Argea. Da parte degli altri due Centri Studi analoghi, costituiti dalle Università di Trento e L’Aquila, viene riconosciuta questa particolare connotazione del programma seminariale di Nuoro. I dirigenti dei due Centri studi della Penisola hanno partecipato in qualità di relatori ai seminari nuoresi, insieme ad altri autorevoli studiosi.

Si possono citare, il professor Pietro Nervi, presidente del Centro studi di Trento e il professor Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale. Registriamo, in questi anni recenti, quasi una riscoperta delle terre civiche, beni che rappresentano una ricchezza della comunità regionale e nazionale. Per il futuro coltiviamo perciò la speranza di un progresso di questi territori e delle loro comunità.