Il polo universitario nuorese ha messo radici puntando fin dall’inizio sull’inestimabile patrimonio naturalistico della Barbagia
di Luciano Piras
Università e ambiente, università e territorio. Sono punti cardini del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale. Un Consorzio nato esattamente trent’anni fa, quando era al culmine il dibattito politico-sociale per l’istituzione del Parco nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu. Quel parco è rimasto una chimera, ma il Polo universitario nuorese ha messo comunque piedi e radici, puntando fin da allora sull’inestimabile patrimonio ambientale che le zone interne della Sardegna vantano dalla notte dei tempi. Una scelta strategica obbligata, dunque, visto il tesoro a cielo aperto che fa di Nuoro la capitale dei monti e delle foreste dell’isola. Monti e foreste da salvaguardare, tutelare e valorizzare, attraverso lo studio scientifico delle loro caratteristiche, prima di tutto, e la formazione, poi, di figure professionali di alto livello e specializzazione.
Questo è il ruolo del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale, particolarmente legato al grande tema dell’ambiente che viene presentato in questo secondo numero di UniNuoro, il giornale nel giornale, il periodico universitario di news, approfondimenti e interviste nato in collaborazione con La Nuova Sardegna. A presentare l’offerta formativa è il professor Salvatore Madrau, presidente dei corsi di laurea in Scienze e Sistemi forestali e ambientali, di casa nella sede gemmata del Dipartimento di Agraria, a Sa Terra Mala, dall’Università di Sassari. «Obiettivo dei due corsi di laurea – sottolinea Madrau – è quello di formare delle figure professionali in grado di operare, in funzione del rispettivo livello di conoscenze alla protezione e gestione sostenibile dell’ambiente e del territorio forestale e montano».
Spazio poi alla ricerca, attraverso l’innovativo Centro di studi della Sardegna sulle Terre civiche (a scriverne è il coordinatore, il professor Francesco Nuvoli) e la pionieristica Scuola forestale, battezzata in inglese Nuoro forestry school perché proiettata su uno scenario di studi e didattica internazionale (a scriverne è il direttore, il professor Roberto Scotti). E internazionale, Nuoro lo sarà con Euraf2020 (rinviata al 2021 causa Covid), la conferenza europea di agroforestazione attesa in città e presentata da Fabrizio Mureddu, commissario UniNuoro nonché presidente del Comitato organizzatore, e da Francesca Camilli, delegata italiana Euraf.