Università, mare e montagna: l’importanza di fare rete con i territori

L’ateneo barbaricino promuove la nascita dell’istituto tecnico superiore che a Tortolì valorizzerà le ricchezze della terra dei centenari. L’altra grande iniziativa è legata all’agroalimentare

di Luciano Piras

Università e territorio; studio e ricerca da una parte, lavoro e sviluppo dall’altra. Partendo da un punto fermo: fare rete. Rete con le imprese, rete con enti e istituzioni, rete con i Comuni, rete con le professioni di oggi e con quelle future. Rete per mettere insieme le forze, delle zone interne con quelle del litorale. Rete per unire mare e montagna, o viceversa purché sia rete una volta per tutte. È attorno a questi principi cardine che si muove UniNuoro, catalizzando le forze in campo e stimolando le varie componenti a giocare nello stesso campo facendo squadra. Così nasce la Fondazione Its Blue Zone, al centro di questo numero di UniNuoro, il giornale nel giornale che ormai da luglio scorso va raccontando l’ateneo barbaricino, il Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale. È in questa fucina che ha preso forma e vita la Fondazione Its Blue Zone, costituita davanti al notaio il 13 ottobre scorso dai soci fondatori: l’Istituto Ianas di Tortolì, ente di riferimento, la Provincia di Nuoro e dalla Camera di commercio di Nuoro, ai quali si aggiungono altri soggetti privati. UniNuoro ha sostenuto e promosso l’iter per la nascita di un Istituto tecnico superiore in grado di formare nuove professionalità e valorizzare il patrimonio materiale e immateriale che caratterizza un territorio al centro di studi da parte della comunità scientifica internazionale.

L’isola dei centenari, l’isola della longevità. L’isola Blue zone, appunto. Isola, dunque mare e montagna. Due versanti di sviluppo: litorale, da sempre carta turistica vincente, e zone interne, sempre più attrattive. «È un grande riconoscimento del Centro Restart di UniNuoro aver ricevuto la richiesta di supporto per la costituzione del Distretto rurale da parte di tante istituzioni pubbliche, Comuni, Camera di commercio e Provincia, cittadini e imprese del territorio » dice non a caso nelle pagine che seguono Fabrizio Mureddu, commissario UniNuoro. A conferma che la ricerca accademica e la formazione, con le varie istituzioni coinvolte, possano e debbano fare da lievito nel cosiddetto Distretto rurale che unisce e abbraccia sotto le stesse insegne territori e realtà simili in tutto e per tutto come quelli sardi. Comuni e paesi, aziende e professionisti della stessa terra, la Sardegna, che può avere e puntare ad avere un unico marchio vincente.